22 gennaio 2009

Playing Love - Ennio Morricone

La solitudine dei numeri primi

Diciamo che l'ho divorato questo libro!L'ho letto in 5 giorni nei tragitti dal lavoro a casa- casa al lavoro sul bus!I numeri primi, primi gemelli, ragazzini che si trovano in modi diversi a vivere un trauma che li porta a crescere portandoselo appresso e che si trovano cercando di appoggiarsi l'un l'altro soprattutto negli anni difficili dell'adolescenza. cosa che non riusciranno a fare crescendo, un po' per paura di legarsi ad altri livelli un po' forse perchè non era destino che fosse così...

Mentre mi sono appassionata molto alla storia di Mattia che è davvero drammatica e che lo ha portato a convivere con uno sbaglio fatto da bambino inconsapevole delle conseguenze delle sue azioni ma che comunque nonostante tutti i problemi è andato avanti anche se con inerzia ma forse riuscendo a trovare una propria dimensione in una vita per lui così pesante da portare avanti, la stessa cosa non posso dire per Alice.Fin dall'inizio Alice è succube delle decisioni della famiglia, e questo è anche comprensibile perchè è una bambina che fa di tutto per compiacere il padre anche se odia quello che fa!Però dopo sembra che il suo problema (essere zoppa) gli dia il pretesto per continuare ad essere succube degli altri (l'anoressia, l'attenzione morbosa per la più popolare della classe) che non scompare neanche quando diventa grande e che la porta poi a prendere decisioni del tutto egoistiche che la portano a ferire delle persone!

Anche nell'essere dei numeri primi ci sono delle differenze. Mattia che nell'enorme dolore continua, prova ad andare avanti. Alice che forse non si è mai mossa dal cumulo di neve dove ha perso l'uso della gamba.