31 agosto 2009

I Miserabili - il Film 1998

Solo per dire che è il peggior film di sempre!Il primo tempo si può vedere ma il secondo è uno sfregio al libro!!!!

Il Processo


Così per caso è nata la tradizione di leggere un libro ambientato nelle città in cui ogni hanno facciamo la vacanzina turistica! L'hanno scorso prima di andare a Barcellona ho letto L'Ombra del Vento, gli hanno scorsi comunque avevo letto Notre Dame De Paris prima di andare a Parigi! Ora devo solo recuperare Budapest e Vienna.
Quest'anno prima di Praga ho deciso di leggere Il Processo di Kafka. Beh l'espressione del quadro in copertina direi che raffigura bene come ci si sente a leggerlo!
Capisco che è una denuncia contro la burocratizzazione della vita, della sua complicatezza e del fatto che si finisce in mezzo alle situazioni rimanendoci incastrati senza sapere come, però una cosa mi faceva impazzire in tutta la durata del libro!Perchè il famoso signor K. non chiedesse di cosa fosse accusato!!!!Apparte qualche accenno all'inizio, poi prende le cose che succedono così come vengono senza fare la cruciale domanda: perchè??? Forse anche questo fa parte della morale, della passività in cui spesso ci troviamo. Ovviamente queste sono mie considerazioni da lettrice e non da studiosa di filosofia o neanche da lettrice di wikipedia!

Io e Marley


Un libro che chi ha avuto un cane, chi lo ha, chi lo vorrebbe avere e anche chi invece non li ama tanto dovrebbe leggere!!Per chi come me l'ha avuto ricorda tutte le piccole marachelle, i pupazzi mangiati, le cadute che ti fanno fare, quella gioia incontrollabile e quella fedeltà che gli fa brillare gli occhi quando ti vedono! Un libro divertente e commovente che ci ricorda quanto sia sì faticoso, impegnativo tenere un cane ma anche di quanto ti dà averlo e di quanto ti manca quando non c'è più!

20 agosto 2009

www.maurobiani.splinder.com



Capita anche che un giorno su raistoria vedi un documentario che parla di hemingway e a raccontare è una vecchietta che la didascalia dice essere Fernanda Pivano, si il nome l'ho sentito ma in realtà non so chi sia. E questa vecchietta racconta Hemingway come si racconta di un amico, perchè lei era sua amica, e penso straordinario che una donna italiana abbia conosciuto come amico hemingway! Ma più si andava avanti e più si scopriva che il repertorio di amicizie di Fernanda Pivano non si fermava solo lì.


Poi capita che poche settimane dopo senti al telegiornale che questa vecchietta di cui ho saputo appena l'esistenza è morta, e allora scopri tramite i vari ricordi della tv che questa vecchietta ha vissuto una vita incredibile, accanto ai più grandi scrittori del suo tempo, la vedi insieme a Keruac, insieme a quel pervertito di Bukowsky, a Cesare Pavese, scopri che ha tradotto pezzi di letteratura americana probabilmente contribuendo a farli conoscere in Italia.

Beh da amante della letteratura non posso che invidiare Fernanda Pivano per la sua vita incredibile!

19 agosto 2009

capita che una sera ti inciucchi di vino da morire,
e che in tv passano woodstock e vivi un'esperienza spazio-temporale!
e poi dicono che il destino non esiste!

05 agosto 2009

Il fatto quotidiano

Mi sembra sempre di più di stare in un paese di ignoranti,
ma nel vero senso della parola, un paese di persone che ignorano tutto quello che sta succedendo.
perchè si informano sulle tv e non su internet, perchè qualcuno ha smesso anche di informarsi per non provare quel senso di impotenza che ti fa capire che in Italia può succedere di tutto tanto nessuno dirà niente perchè l'opposizione non esiste (se loro non esistono per noi, noi non dovremmo esistere per loro) e perchè pensi che in fondo gli italiani pensano che se fossero al posto di questi "furbetti" farebbero esattamente le stesse cose. perchè in italia è il furbo il vincente, e non chi si fa il mazzo per raggiungere gli obiettivi con i propri sforzi o chi semplicemente vive la sua vita onestamente e normalmente.

Beh se c'è un modo di invertire la rotta questa sta nell'informazione, e questa è tutta una cosa attiva, vuoi informarti??vuoi sapere??un modo ancora c'è, è internet!e bisogna risvegliarsi, perchè se non sappiamo siamo degli ignoranti, e se con i mezzi decidiamo di non sapere siamo degli ignavi, e più persone si risvegliano informandosi e più c'è speranza di distruggere questo meteorite che si è già schiantato e sta velocemente scavando.

Sull'antefatto, blog che anticipa il nuovo giornale Il fatto quotidiano, ci sono informazioni che non ti da nessun'altro. Sì, gli apripista sono Travaglio e Padellaro, ma scrivono tanti altri che stanno decidendo di mettersi in gioco in un giornale che avrà probabilmente un sacco di problemi dato che ha la visibilità solo di internet (che però sta cominciando a dimostrare tutta la sua influenza) ma che spero vivamente che girerà, che chi lo comprerà cartaceo lo lasci negli autobus, che chi lo comprerà in formato digitale (come ho già fatto) lo mandi via email, perchè la libertà passa dall'informazione, e la nostra dignità di essere umani dal sapere di poter fare qualsiasi cosa senza voltarsi dall'altra parte anche se vuol dire solo sapere.


http://antefatto.ilcannocchiale.it/

03 agosto 2009

I miserabili





".. d'altronde vi è un punto in cui gli sventurati e gli infami si uniscono e si confondono in una sola parola, parola fatale: miserabili.."










Dopo Notre Dame de Paris e questo posso cominciare a dire che Victor Hugo entra di diritto nei miei scrittori preferiti!Finalmente dopo più di 6 mesi sono riuscita a finire questo librone di 1660 pagine che racchiude una bellissima storia piena di coincidenze, di sfortuna, di fortuna, di eroi, di eroi miserabili e di miserabili e basta. Un umanità racchiusa in un tempo in cui le idee erano tutto, in cui si poteva lottare e morire per quelle idee. Ma è anche un libro che racchiude interminabili racconti storici, riflessioni filosofiche bellissime e sorprendentemente attuali e riflessioni spesso difficili da seguire come quelle sul sistema fogniario di Parigi. Il tutto condito da una storia appassionante, piena di suspance e di colpi di scena. Come al solito i grandi classici non deludono mai!